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Storie Brevi – Un bellissimo giallo
Un bellissimo giallo

Sono già tutti nel vasto soggiorno essenziale, tra scaffali di libri, strane sculture e quadri astratti alle pareti, quando Piero arriva col pacco.

Ha chiesto che glielo confezionassero con un gran fiocco. E’ il regalo di compleanno per una signora, amica – forse qualcosa di più – del suo amico Nicola, e non vuole sfigurare e far sfigurare lui.

Deposita il pacco nel mucchio di regali su un tavolo, prende da un vassoio un martini e cerca Nicola, l’unico che conosca fra i tanti convenuti che chiacchierano.

Lo vede, sta parlando con una bella donna, probabilmente la festeggiata.

Piero è molto soddisfatto del regalo che ha scelto. Nicola, l’amico di sempre, che gli ha trovato il lavoro in questa grande città, nuova per lui, gli ha raccomandato di cercare qualcosa di moderno, di originale. E’ per la moglie di un architetto molto introdotto, questa è gente che conta qui, sono conoscenze che possono servire.

Piero ha scovato il regalo in un costoso negozio alla moda del centro, appeso al muro come un’opera d’arte.

Guardi la perfezione del design, gli ha detto il commesso, e la solarità del colore.

Soprattutto quel colore, un bellissimo giallo, è stato decisivo per la scelta.

Nicola scorge l’amico sopraggiunto e lo indica alla signora. Piero si avvicina per presentarsi. La signora è proprio una bella donna, giovane, di classe, sembra anche spiritosa. Chiama il marito che sta conversando con una biondina su un immenso divano.

Ecco il famoso amico di Nicola, gli dice. Pensa, si conoscono dalle elementari.

Sono tutti molto gentili e cordiali, lo fanno sentire importante.

Dopo la torta e i brindisi, la signora scarta pacchi e pacchetti, e ogni volta che ne apre uno fa un gridolino di sorpresa e di gioia. Non c’è dono che non sia qualcosa che assolutamente le mancava nella vita.

Gli ospiti stanno lì attorno col bicchiere in mano a vederla trafficare con carte e nastri, e ciascuno spera di capire, dall’intensità della sorpresa e del gridolino, che il proprio regalo è fra tutti il più gradito.

Viene il momento del pacco di Piero, il più voluminoso.

“Un raggio di sole per la Sua felicità di ogni giorno”, dice il biglietto che accompagna il dono. La signora guarda la firma, è dell’amico di Nicola. Lusingata e incuriosita sorride a Piero, che ha pensato a lungo le parole d’augurio.

Aiutata dal marito, scioglie l’involucro. Dalla carta blu spunta una forma intensamente gialla che attrae l’attenzione di tutti.

Ma che cos’è?

Ovale, piatto, liscio, diviso in due segmenti uniti da cerniere luccicanti, basta poco, dopo un attimo di incertezza, per riconoscere nell’oggetto, splendente di giallo cromo, un’elegante tavola per la tazza del bagno col suo coperchio.

Stavolta il gridolino non c’è, sostituito da un oh! e da un’espressione di educata incredulità. Poi la signora sbotta a ridere guardando il marito e scuotendo il capo. Ringrazia Piero con un inchino leggermente esagerato.

Il giallo è il tuo colore preferito, dice l’architetto alla moglie. E tu, critico d’arte, che ne dici?, chiede poi a uno degli amici.

Bisogna capire se va aperto o chiuso, è la risposta.

Qualcuno ridacchia, gli altri tacciono.

Questa è un’opera moolto interessante , va collocata al posto giusto. Dobbiamo pensarci bene, vero cara?

Scusate, mi scappa la pipì, dice il più anziano degli ospiti alzando un dito, e alfine scroscia una risata generale.

Nicola va vicino a Piero e gli sibila: ma che cazzo le hai regalato, tu sei scemo.